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LA CULTURA BRUCIA
Anna e la libreria Uscita nella Roma degli anni ’70

Roma, Bibliosofica, 2010
Formato cm 15x21, pagine 108, € 10,00 - ISBN 978-88-87660-26-5
A cura di: Giovanni Feliciani, Editrice Bibliosofica
Catia Gabrielli, Libreria Fahrenheit 451, Gianni Peg
Con la collaborazione di: Haidi Gaggio Giuliani
Contributi di: Arturo Accolti Gil, Giuseppe Casetti, Giancarla Ceppi,
Giovanni Feliciani, Gino Ferri, Catia Gabrielli, Veniero Gaggio,
Haidi Gaggio Giuliani, Teresa Gennari, Giulio Laurenti,
Annamaria Mazzoni, Gianni Peg, Gian Luca Spadoni
Immagine di copertina: Progetto grafico di Gianni Peg

Nella Roma degli anni ’70, dal “movimento” iniziato con le lotte studentesche del maggio ’68 e proseguito poi dai gruppi extraparlamentari, sono emersi fenomeni di cultura indipendente, di cui la libreria USCITA di Anna Gaggio ha rappresentato un esempio emblematico e un punto di riferimento fino alla fine degli anni ’80. Fu a Roma la prima libreria “militante”, nella quale convergevano libri, opuscoli, documenti, materiali autoprodotti altrove introvabili, sviluppando pure giorno per giorno (e notte per notte) iniziative di cinema, teatro, presentazioni e dibattiti.
Da lì sono passate tutte quelle persone che allora a Roma, in Italia e anche nel mondo si impegnavano politicamente, in senso rivoluzionario, antimperialista e terzomondista.


Gianni Peg, fondatore con Anna Gaggio della libreria USCITA, racconta per la prima volta la storia di questo centro culturale-politico che così profondamente si è relazionato e mescolato con il diffuso fermento di quegli anni.
L’intenzione dei curatori è quella di offrire al lettore una ricostruzione dell’intensa attività culturale e politica della libreria USCITA di Anna Gaggio, nei vivaci anni ’70 come in quelli più difficili del riflusso, offrendo, con la sua “identità forte”, un confronto provocatorio con l’attuale livellamento asettico e impersonale dei supermercati del libro.
Pur consapevoli che testimonianze, articoli, immagini e foto raccolti in questo volume possono fornire solo una parziale ricostruzione rispetto alla sua formidabile storia, i curatori intendono offrire a studiosi, ricercatori e “appassionati di memoria”, un archivio di riferimento per l’eventuale reperibilità dei materiali e documenti citati, col fine di fermare questa esperienza, prima che vada perduta per sempre.